TextKit 2 prometteva un’API di layout testo più semplice e performante rispetto a TextKit 1, ma non è la soluzione definitiva.
L’architettura di TextKit 2 è solida, ma l’implementazione funziona solo con NSTextContentStorage e UITextView/NSTextView, rendendo impossibile integrare storage o elementi di testo personalizzati.
Il sistema di viewport, che calcola in modo incrementale solo l’area visibile per migliorare le prestazioni, stima in modo instabile l’altezza totale del documento.
La continua variazione delle stime dell’altezza provoca scorrimento “a salti” e dimensioni errate della scrollbar, fenomeno evidente anche nell’app TextEdit di macOS.
Le API attuali non offrono un modo affidabile per posizionarsi alla fine del documento senza ricorrere a soluzioni instabili e hack fragili.
Molti bug noti restano irrisolti o subiscono regressioni, rendendo difficile mantenere la compatibilità e offrire un’esperienza utente fluida.
In conclusione, TextKit 2 ha un design promettente, ma l’implementazione presenta limiti tali da sconsigliarne l’uso per interfacce di modifica testo più complesse.
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