Storia: i primi ripetitori passivi furono sviluppati negli anni ’50 dalla Microflect su idea di ingegneri aeronautici.
I ripetitori passivi sono pannelli metallici piani che riflettono segnali a microonde senza alimentazione elettrica.
La grande superficie (apertura proiettata) consente guadagni di segnale comparabili a ripetitori attivi.
Vantaggi: costi ridotti, nessuna manutenzione, installazione in zone remote con elicotteri.
Ampio impiego negli anni ’60 e ’70 in zone montuose degli Stati Uniti occidentali e nel settore elettrico.
L’uso è declinato con l’avvento della fibra ottica, ripetitori attivi più compatti e comunicazioni satellitari.
Molti ripetitori passivi non sono preservati come beni storici e risultano oggi poco visibili nel paesaggio.
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