La scoperta fu casuale nel 1963 quando un uomo demolì un muro nella sua cantina a Derinkuyu.
Il complesso sotterraneo si estende su 18 livelli e 76 metri di profondità, con capacità per 20.000 persone.
Le origini potrebbero risalire agli Ittiti (2000 a.C.), ai Frigi (700 a.C.) o ai cristiani tra il VI e X secolo d.C.
L’architettura comprende sale abitative, depositi, chiese, prigioni e un mulino per il vino.
Il sistema difensivo include massi rotolanti per isolare i passaggi dall’interno.
Oltre 15.000 pozzi di ventilazione garantivano aria fino all’ottavo livello.
La città fu usata come rifugio durante guerre bizantino-arabe, invasioni mongole e fino all’epoca ottomana.
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