La Spagna ha introdotto nel 2022 una tassa di solidarietà sui grandi patrimoni, con aliquote dal 1,7% al 3,5%, applicabile a patrimoni netti da €3 M e oltre.
Esistono esenzioni: €700 K iniziali, €300 K per la residenza principale e un tetto che limita imposte e reddito al 60% del reddito annuo.
Le entrate sono state circa €1,88 Mrd nel 2023 e €2 Mrd nel 2024, equiparabili a quelle dell’imposta sulle successioni ma limitate rispetto ai €130 Mrd dell’IRPEF.
Nonostante le previsioni di fuga dei ricchi, il numero di miliardari in Spagna è salito da 26 a 34 negli ultimi anni.
L’esenzione per le “società familiari” permette di sottrarre all’imposizione l’80% dei patrimoni dell’1% più ricco, con una perdita stimata di €2 Mrd per l’esenzione e altri €2,5 Mrd dal tetto al 60%.
L’abolizione dell’esenzione familiare rischia di spingere i ricchi a strutturazioni legali più complesse e a delocalizzare parzialmente i capitali.
La tassa genera supporto sociale migliorando la percezione di equità fiscale e non ha penalizzato la crescita: il PIL spagnolo è cresciuto del 3,2% nel 2024.
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