Il giudice Wang ha respinto le richieste di due utenti ChatGPT di intervenire, negando che l’ordine di conservazione dei log rappresenti un programma di sorveglianza di massa.
L’ordine impone a OpenAI di conservare indefinitamente tutti i log di ChatGPT, inclusi quelli cancellati, per una causa per violazione del copyright promossa da organizzazioni giornalistiche.
L’utente Aidan Hunt ha sostenuto che la conservazione dei log viola il quarto emendamento e il diritto al giusto processo, chiedendo esenzioni per chat anonime e contenenti dati sensibili (medici, finanziari, legali).
La Electronic Frontier Foundation mette in guardia che l’ordine potrebbe creare un precedente per future richieste di forze dell’ordine e privati, aprendo un ulteriore canale di sorveglianza sui dati degli utenti.
OpenAI ha chiesto udienze orali per bloccare l’ordine e assicura che difenderà la privacy degli utenti, mentre Wang ha considerato le questioni di privacy come collateral e irrilevanti per la causa di copyright.
Gli utenti rimangono in attesa di sapere se i log verranno effettivamente condivisi con i querelanti e chiedono maggiore trasparenza e notifiche tempestive sulle richieste di dati.
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