Le leggi di verifica dell’età in USA e Regno Unito richiedono ai maggiorenni di fornire dati personali per accedere a siti di intrattenimento e social media con contenuti espliciti.
Le restrizioni risultano inefficaci: utenti usano VPN, selfie di personaggi fittizi e altri stratagemmi per aggirare i controlli.
I professionisti del settore adulto subiscono censure sui social media, calo di reddito e difficoltà a promuovere i propri servizi.
Si teme un’ondata di censura su altri contenuti come risorse educative, LGBTQ+ e informazioni vitali per minori.
La verifica età comporta rischi per la privacy e possibilità di fughe di dati sensibili da terze parti.
Si suggeriscono soluzioni alternative come filtri a livello di dispositivo per proteggere i minori senza limitare gli adulti.
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